di Massimo Tinti

Palio di Siena del 2 luglio 2013

Quando il mortaretto è scoppiato ho realizzato, prima col cuore che con gli occhi, che avevamo rivinto. Una violenta scarica di adrenalina mi ha azzerato la mente. Guardavo stralunato i miei vicini di posto e ripetevo:<<S'é vinto noi ?! ha vinto l'OCA?!>>. Loro sorridevano divertiti e facevano sì con la testa. Anche il mio amico Paolo era stordito. <<Non ci fare la bocca è Lupa...>> gli avevo ripetuto per tutto il terzo giro, fino al Casato. Poi ero ammutolito, avevo trattenuto il fiato ed il miracolo si era compiuto. Avevo vinto il mio primo palio con vista su Piazza.
Le altre vittorie, dal giorno in cui presi a frequentare la Contrada, non ero mai riuscito a viverle sul Campo. Per uno strano sortilegio, tutte le volte che ci andavo, toccava sempre agli altri. L'OCA vinceva quasi sempre quando me ne restavo alla Società Trieste.

E anche questa volta, non sembra cominciata per niente bene, la TORRE è scappata alla mossa e lì dove mi trovo - nella "camicia" del 118 - dopo la Fonte, non vedo più i cavalli fino a che impostano la traiettoria della curva di S.Martino. <<Paolo sono "loro" primi 'un ci voleva...>> - ho subito detto al mio amico. Poi, ecco apparire, dietro la TORRE, l'OCA con Giovanni che sembra venirmi addosso, mi volto e vedo che rimane un pertugio, fra lo spigolo della curva e la Contrada avversaria. Lui vi si butta. <<Addio>>  - penso <<Ora me lo ritrovo in collo>>. Una folata di vento verde-bianco-rosso m'investe, inebriante e bellissima: L'OCA ha passato la TORRE ed è in testa.
Potrebbe quasi bastare così, ma Giovanni vuole vincere, ce lo ha fatto capire l'altra sera quando è tornato in Fontebranda. Dopo la curva del Casato ecco un altro colpo di scena: <<Ohioi, l'OCA ha sbattuto contro i palchi, ora stai a vedere che la TORRE ci ripassa... No l'ha parata... Vai Giovanni>>. Poi me lo vedo ripassare davanti sempre in testa, la LUPA e la PANTERA (scossa) sono davanti alla TORRE, posso stare tranquillo. Lo aspetto trepidante all'ultimo S.Martino, ma il cavallo scosso della PANTERA gli si butta all'interno: <<Ma da dove esce questo? Giovanni chiudilo...>> - gli urlo. Un'altra folata di vento... L'OCA è sempre davanti. Ma alla Cappella sta venendo forte la LUPA. Allora mi rivolgo al mio amico che sento incitare l'OCA e gli dico:<<Non ci fare la bocca vedrai sarà LUPA>>. E intanto dico a me stesso che comincerò a crederci solo dopo il Casato. In fondo alla spianata del Comune si alza un gran polverone con la LUPA ormai su Giovanni, ma gli vedo chiudere alla grande il Casato e penso:<<E' fatta, basta resistere>>. Urlo a squarciagola:<< Vai vai...>>, ma il bandierino si allontana sempre di più ed è un testa a testa, perchè del cavallo della PANTERA mi accorgerò più tardi soltanto guardando le riprese televisive. E quell'attimo dura in eterno, il tempo sembra quasi fermarsi. La vita e la morte, la gioia e la disperazione, la vittoria e la sconfitta sono in un respiro.... Ed è vittoria !!!

Raggiungo per primo Giovanni che ha le lacrime agli occhi ed è già sulle spalle del Cheli, riesco ad abbracciarlo, poi mi precipito su Guess  - ed è lì che vengo immortalato dal fotografo del giornale La Nazione - . E' tutto sudato, mi sembra che sia orgoglioso di sé, mi colpiscono due strisce rossastre sui posteriori, le sollecitazioni di Giovanni, ma avrà tempo per guarire. <<Bel cavallino mio fatti abbracciare>> - gli dico. Poi arriva il palio ed estasiato vengo portato via dalla piena di ocaioli.