Il Settecento ed il Palio attuale

Con il nuovo secolo fu introdotto un secondo palio "alla tonda", da corrersi il giorno dopo quello consueto "alla lunga" e che, con il passare del tempo, avrebbe finito per prenderne inesorabilmente il posto. L'idea venne all'Oca che, dopo aver vinto il 2 luglio del 1701, chiese di "ricorrere" il Palio vinto rimettendo in palio la vincita, facendo svolgere un'altra carriera il giorno 16 agosto per l'Assunta. L'Oca destinò i 60 talleri vinti a luglio: 20 per le spese e 40 alla Contrada vincitrice. L'esempio dell'Oca fu seguito spesso anche da altre Contrade e così nacque anche il secondo palio alla tonda. Nel 1774 il Comune ne avrebbe omologato definitivamente anche l'organizzazione. Ma per tutto il 1700, ci dice il Grassi, il vero e proprio Palio "ordinario" fu per i senesi quello di luglio. Quello di agosto fu ritenuto come un accessorio delle Feste patronali.
Il 16 maggio 1721 rappresenta una tappa fondamentale nella storia del Palio "alla tonda". In quella data il collegio di Balìa varò un bando che avrebbe costituito il primo moderno regolamento della Festa. Vediamolo per intero:




Otto anni più tardi, nel 1729, la Governatrice di Siena Violante di Baviera promulgò un bando che avrebbe definitivamente stabilito il numero ed i confini delle attuali Contrade. Uscivano di scena una volta per tutte Contrade come il Leone, la Vipera, il Gallo, la Quercia, l'Orso e la Spadaforte. Ancora oggi i loro cavalieri sfilano nel Corteo Storico con la celata abbassata a testimonianza delle antiche attività non più esistenti.

I cavalieri di Vipera e Spadaforte con la celata abbassata, durante il Corteo Storico

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