Ho vissuto questi giorni della Festa, con l’intima
consapevolezza che sarebbe potuto accadere qualcosa di bello. Quando
si cambiano le abitudini, trascorrendo i giorni in un’altra casa,
con una nuova strada da percorrere, piccole scoperte, si respira la
sensazione che possa compiersi una magia.
Era l’attesa che insieme alla calura, sembrava sciogliere quei
muri, che non sfioravo da tanto tempo. Alla fine della salita, si
apre il Piano dei Mantellini occupato da altri contradaioli dai
colori rosso, bianco e blu, altri tavoli e sedie da sistemare.
Attraverso la porta sono risalito da via di Stalloreggi, in cerca di
un altro po’ di ombra, per finire dritto in piazza Postierla, altro
luogo della memoria. Alla sera, in un altro luogo più familiare, alle Fonti, mi sono trovato a cena in mezzo agli ocaioli di Siena, volti conosciuti, uomini ormai vicini ai 50, che ho visto ragazzi nei primi anni in Contrada. Il clima era di speranza...Giovanni, il Governatore che aveva appena fatto un discorso sentito, il Capitano invece non l’avevo capito molto, ma cos’era quel magone che mi portavo dentro e che neanche il bacio di Siena nel piatto era riuscito a sciogliere?
E se l’indomani non si fosse vinto? Se qualcosa fosse andato
storto? Ed infatti tutto era finito con l' andare storto, il palio era
stato rimandato ed io la sera del 2 avevo rifatto il trolley e me ne
ero tornato a casa.
Ora sa che devo essere lì per abbracciare il mio sogno e dimenticare anche solo per un istante che il passato non torna, che quell’attimo sta per svanire e confondersi con gli altri attimi della mia vita e deve essere vissuto in pieno, come un bacio da dare, un bicchiere da vuotare, un sorriso al cielo. E allora il magone scompare. Mi ritrovo alle 8,00 del mattino a sedere su uno scalino della Galluzza, fra poco parte il Giro…Buon tredicesimo Massimo. INSERTO DEDICATO ALLA VITTORIA RIPORTATA SUL CAMPO DALLA NOBILE CONTRADA DELL'OCA IL 3 LUGLIO 2025 |