di Massimo Tinti

Nel Palio, a volte, certe ricorrenze vengono rispettate: non è matematico, ma succede con una certa frequenza. Nel 2025 infatti, cadeva il quarantennale del nostro sessantesimo trionfo: 2 luglio 1985. Una vittoria speciale per tanti aspetti, come già accennato nello scritto ANTEPALIO.
Fu l’ennesima vittoria di ACETO per i colori di Fontebranda – l’ultima -, in quelle notti prima degli esami, per il me ventenne di allora, con i Simple Minds che cantavano: “Don’t you forget about me” ed un’estate frizzante ad attendermi sulla riviera romagnola.
Fu un palio senza storia anche quello, con in più un colpo di scena alla mossa dovuto a due cadute “eccellenti”, ma poi tutto uguale con i tre giri dominati, come questa volta. Solo l’ansia di far passare quegli interminabili 75 secondi in attesa del nerbo alzato.

Oggi, come allora, riscoprire nel volto di chi ti sta accanto, la stessa emozione negli occhi di chi non c’è più. Quello scorrere continuo di gente, luoghi della città, emozioni che senti ripetersi all’infinito. Tanto da far sembrare quarant’anni, poco più di un minuto, di memoria collettiva, di un mosaico composto da tante tessere di ogni singolo individuo. Ora e allora, un tutt’uno di volti, di abbracci, di momenti unici che sono lo stesso momento. Ricordi che profumano e vibrano al suono di voci e di persone che tornano a riecheggiare in queste vie.
Anche se il 3 luglio 2025 è un’altra vittoria rispetto a quella del 1985 e si tramanderà con i nomi di altri protagonisti, finirà comunque in quel flusso che può chiamarsi mito, coscienza ocaiola protetta da quello spicchio di cielo che sta sopra Fontebranda.

INSERTO DEDICATO ALLA VITTORIA RIPORTATA SUL CAMPO DALLA NOBILE CONTRADA DELL'OCA IL 3 LUGLIO 2025