Ogni nuova vittoria, per un contradaiolo, sposta un po' indietro la precedente, anche se recente, senza tuttavia toglierle importanza. Trionfare a luglio poi – per noi ocaioli – dall’ultimo ventennio del Novecento al primo quarto del secolo corrente è divenuta quasi una ricorrenza con una cadenza impressionante. Un palio conquistato in media ogni quattro anni. L’anno della Vittoria si pianta nel calendario della mente, diventa evento assoluto e colora quel ricordo per sempre, ma al tempo stesso, come la copertina di un libro esposto per troppo tempo al sole, comincia piano piano a sbiadire. Un volto, una stanza, un odore, l’accostamento di un evento che per associazione a qualcos’altro te lo richiama, possono farlo rivivere nitido e nuovo come quando lo hai vissuto per la prima volta. Ma non è ancora quel momento. Adesso la vittoria è ancora nuova di zecca, ha tutto il tempo per essere celebrata, elaborata, diventare coscienza. Come un libro che cerchi per anni e finalmente trovi, lo compri, ne tocchi la copertina, ne odori le pagine.
Vincere la carriera di luglio dilata l’estate, non c’è l’urgenza di dover bere il bicchiere tutto d’un fiato, ogni sera è ancora lunga. La vittoria te la porti in vacanza e non passa giorno, ora, che col pensiero non l’accarezzi, non la coccoli, anche dall’altra parte del mondo. Per tutto il tempo l'hai desiderata questa vittoria e adesso, senza accorgertene, hai già cominciato a perderla. INSERTO DEDICATO ALLA VITTORIA RIPORTATA SUL CAMPO DALLA NOBILE CONTRADA DELL'OCA IL 3 LUGLIO 2025 |